Cristina Bersanelli/ Giugno 21, 2023

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Quando si entra nella sala di un teatro l’abbraccio dei palchi e la cascata di cristalli dell’Astrolampo, il lampadario al centro della volta, accolgono lo spettatore. Ma quando si entra in un’arena romana l’Astrolampo non c’è: al suo posto brillano la luna e le stelle. Siamo a Verona, in uno dei palcoscenici all’aperto più grandi del mondo: la celebre Arena, simbolo della città e conosciuta in tutto il mondo. È qui, in uno degli anfiteatri romani meglio conservati del nostro paese, che ogni estate vengono accolti migliaia di spettatori e spettatrici. Su questo palco si muovono maestranze speciali: montano e smontano colossali scenografie. Che piova, tiri il vento o splenda un sole cocente, loro sono lì a costruire e maneggiare la materia dei sogni. Nell’anno della centesima edizione del festival lirico più famoso al mondo, Cristina Bersanelli pianista e docente di storia della musica, intreccia i suoi ricordi alla storia di Giovanni Zenatello che questo grande festival lo ha inventato nel lontano 1913. Con lei, incontreremo chi danza e chi canta, chi illumina le scene, chi le monta e chi accompagna e addestra gli animali di scena. Perché qui è tutto vero, anche quando non lo sembra. Sotto lo sguardo dell’Astrolampo fatto di stelle, ricorderemo insieme a Cecilia Gasdia anche due grandi protagonisti di questo festival nell’anno del loro centenario: Maria Callas e Franco Zeffirelli. Musica originale: Oliviero Forni e Andrea Di Marzio.Regia: Fabiana Carobolante.Finalizzazione: Massimo Verolini.Produzione esecutiva: Roberta Vespa.Supervisione: Cristiana Castellotti

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